Muestran la supuesta “coenatio rotunda” de Nerón encontrada en la Domus Aurea del Palatino en Roma

Los arqueólogos dijeron que han descubierto los restos de lo que creen fue el refectorio del emperador Nerón, parte de su palacio construido en el siglo I.

Vía: Associated Press, Roma | The Dallas Morning News, 29 de septiembre de 2009

La arqueóloga Francoise Villedieu dijo que su equipo descubrió parte de una habitación circular, que según los entendidos rotaba día y noche para imitar el movimiento de la Tierra e impresionar a los invitados.

Villedieu dijo el martes a los periodistas que la habitación en el antiguo palacio de la colina Palatina estaba sostenida por un pilar de 4 metros (13 pies) de diámetro. Agregó que se recuperaron apenas los cimientos de la habitación durante los cuatro meses de excavación.

El Domus Aurea, o Palacio Dorado, fue edificado sobre las ruinas de un incendio que destruyó Roma en el 64 D.C. y fue completado en el 68 D.C.

*** Vida de los doce Césares, Nerón, XXXI. Suetonio.

"En nada derrochó tanto como en sus construcciones. Extendió su casa desde el Palatino hasta el Esquilino, y a este edificio se le llamó Casa de paso; pero habiéndola consumido el fuego, hizo construir otra que se llamó Casa de oro, de cuya extensión y magnificencia bastará decir que en el vestíbulo se veía una estatua colosal de Nerón de ciento veinte pies de alto; que la rodeaban pórticos de tres filas de columnas y de mil pasos de longitud; que había en ella un lago imitando al mar, rodeado de edificios que daban idea de una gran ciudad; que se veían también explanadas, campos de trigo, viñedos y bosques poblados por multitud de rebaños y fieras. El interior era dorado por todas partes y estaba adornado con pedrerías, nácar y perlas. El techo de los comedores estaba formado de tablillas de marfil movibles, escapando por algunas aberturas perfumes y flores. De estas salas la más hermosa era redonda, y giraba día y noche para imitar el movimiento circular del mundo; alimentaban los baños las aguas del mar y las de Albula. Terminado el palacio, el día de la dedicación dijo: Al fin voy a estar alojado como hombre. Había comenzado además baños enteramente cubiertos, desde Misena hasta el lago Averno, que debían estar rodeados de pórticos, y a los que debían llegar todas las aguas termales de Baia. En fin, quería abrir desde el Averno hasta Ostia un canal que hubiese evitado la navegación por mar; canal de ciento sesenta millas de largo, y tan ancho que pudieran cruzarse dos quinquerremes. Para terminar estas obras hizo traer a Italia los presos de todas las partes del Imperio, y mandó que las sentencias que en adelante se dictasen contra los criminales no impusieran otra pena que la de estos trabajos. Impulsábale a este furor de gastar, además de la confianza en los recursos del Imperio, la esperanza repentinamente concebida de un tesoro enorme y escondido, que un caballero romano aseguraba que debía encontrarse en inmensas cavernas de Africa, adonde en otro tiempo lo llevó la reina Dido al huir de Tiro, y que podría sacarse casi sin trabajo".

En el libro Los Doce Césares
Cayo Suetonio Tranquilo
Escrito en el siglo II D.C.
NERÓN CLAUDIO

*** Textos Clásicos en: Imperivm Romanvm (Imperivm.org)


Nero's revolving dining room unearthed

 

*** Galería Fotográfica por gentileza de AP/ANSA


Roma, scoperta sul Palatino la sala da pranzo 'rotante' di Nerone

La 'coenatio rotunda' si trova nell'area della Vigna Barberini ed è emersa durante i lavori di consolidamento.

Roma, 29 set. (Adnkronos) - Ritrovata, sul Palatino, la 'coenatio rotunda', o meglio la 'sala da pranzo di Nerone' che girava giorno e notte imitando il movimento della terra. Fino ad oggi, da molti studiosi era stata identificata nella sala ottagonale sul Colle Oppio. Si trova esattamente nell'area della Vigna Barberini ed è emersa durante i lavori di consolidamento dell'area.

''E' stata una scoperta casuale - spiega Mariantonietta Tomei, direttrice del Palatino - Stavamo effettuando i lavori di ordinaria amministrazione della sovrintendenza per effettuare sondaggi idrogeologici. Abbiamo iniziato a scavare ed abbiamo trovato una poderosa struttura, mai vista prima, che ci fa pensare ad un'aula rotante riconducibile alla sala da pranzo di Nerone''. I lavori, iniziati a giugno continueranno fino allo svuotamento totale della zona per capire quale fosse il funzionamento di questa stanza rotante: ''Per ora abbiamo trovato due piloni - continua Tomei - e degli incassi riempiti di una sostanza che permetteva la rotazione di una costruzione che, secondo Svetonio, girava lentamente ed era ornata da cascate di fiori''.

Foto: Roma, 29 set. - (Adnkronos) - La direttrice del Palatino Tomei: ''Per ora abbiamo trovato due piloni e degli incassi riempiti di una sostanza che permetteva la rotazione''. Il sottosegretario ai Beni Culturali Giro: ''L'archeologia è la priorità assoluta'' (FOTO)

L'intera struttura potrebbe estendersi su circa 60 metri di lunghezza. Databile dopo l'incendio del 64d.C. e prima della damnatio memoriae di Nerone cominciata dai Flavi, si ergeva a picco sulla valle del Colosseo, allora occupata da un lago artificiale, consentendo una panoramica a 360° dal Campidoglio all'Aventino, dal Celio al colle della Velia. Per continuare lo scavo il commissario all'area archeologica di Roma, Roberto Cecchi, ha erogato un finanziamento pari a 200.000 euro.

Durante la presentazione dell'imponente struttura di epoca neroniana, il sottosegretario ai Beni Culturali Francesco Giro ha sottolineato che ''Roma deve puntare sul suo patrimonio archeologico tagliando eventualmente i fondi per altri progetti, come ad esempio la Formula1". ''Una struttura come questa della 'coenatio rotunda', la sala da pranzo di Nerone, mai stata scoperta prima, ci convince che dobbiamo investire le risorse disponibili per il recupero di quello che è conosciuto e la scoperta di ciò che ancora non conosciamo. L'archeologia - continua il sottosegretario - è la priorità assoluta insieme al rilancio dei musei romani. Non è possibile tenere aperta la Galleria Corsini a via della Lungara. Dai dati di affluenza che abbiamo si rilevano poche decine di turisti al giorno. Sarebbe bene chiuderla e trasferire i reperti conservati a Palazzo Barberini che sarà presto restituito ai romani''.

''E' necessario riorganizzare la rete dei musei - continua Giro - al centro della quale inserire Palazzo Barberini e Palazzo Venezia. Ripensiamo anche alla questione delle mostre. Siamo il Paese del 'mostrificio'. Basta con le mostre alla Galleria Borghese - sottolinea - già colma di opere d'arte, valorizziamo quelle piuttosto che sovraccaricarla di altre''.

...

Palatino / Vigna Barberini: riemerge una imponente struttura di epo...

© 2009 Ministero per i Beni e le Attività Culturali - Ministry of Cultural Heritage and Activities
Pubblicato il 29 settembre 2009

Palatino / Vigna Barberini: riemerge una imponente struttura di epoca neroniana

La Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Roma annuncia un importante ritrovamento sul colle Palatino, nell’area della Vigna Barberini. È verosimile ipotizzare che sia stato trovato il sito dove sorgeva la coenatio rotunda descritta da Svetonio nella Vita dei Cesari: la sala da pranzo della Domus Aurea di Nerone che girava giorno e notte imitando il movimento della terra. Fino ad oggi, da molti studiosi era stata identificata nella sala ottagonale sul Colle Oppio. È noto infatti, lo attestano gli autori antichi, che la residenza di Nerone arrivava fino al colle Oppio, ma sorgeva in gran parte sul Palatino.

Lo scavo preliminare effettuato dalla Soprintendenza con la direzione scientifica della direttrice del Palatino, Mariantonietta Tomei, con la direzione dei lavori dell’architetto Antonella Tomasello e condotto da un’equipe coordinata da Françoise Villedieu (CNRS C.C. Jullian, Aix en Provence, Francia), ha portato alla luce una struttura a pianta circolare che non ha eguali nell’architettura romana.

L’edificio, messo in luce per ora solo parzialmente, appartiene a un corpo di costruzione molto più esteso, probabilmente un padiglione finora sconosciuto della Domus Aurea, perché in asse con le strutture già note della stessa Domus. L’intera struttura potrebbe estendersi su circa 60 m di lunghezza. Di questa rotonda è attualmente visibile un tratto del muro perimetrale, dello spessore di 2,10 m, che disegna un cerchio di 16 m di diametro. Al centro si erge, verosimilmente su oltre 10 m di altezza, un possente pilone di 4 m di diametro. Pilone e muri perimetrali sono collegati da due serie sovrapposte di archi a raggiera che coprono, rispettivamente, il primo piano, ancora in corso di scavo, e un secondo livello. Sono attualmente visibili 7 archi: 4 del livello superiore - di cui uno solo è integro - e 3 di quello inferiore. Al piano superiore si aprono una porta e una finestra.

Realizzate con grande cura, queste murature sono tuttavia prive di rivestimenti decorativi e dunque caratterizzano uno spazio di servizio che, probabilmente, sostenevano il piano nobile. Quest’ultimo non reca tracce di copertura o della partenza di altri muri. L’unica particolarità di questo livello è data dalla presenza di incassi circolari (identificate fino ad oggi 3 cavità semi-sferiche di 23 cm di diametro), riempiti di una sostanza scura non identificata, da analizzare. È questo particolare, insieme alla forma circolare del fabbricato e alla sorprendente potenza del pilone centrale – senza precedenti riscontri nell’architettura romana - che lascia ipotizzare la presenza di un pavimento forse ligneo poggiato su meccanismi sferici in grado, quindi, di farlo ruotare. Questa struttura potrebbe essere, pertanto, la base della coenatio rotunda. Un’ipotesi corroborata dalla posizione eccezionale di questa sorta di torre che si ergeva a picco sulla valle del Colosseo, allora occupata da un lago artificiale, consentendo una panoramica a 360° dal Campidoglio all’Aventino, dal Celio al colle della Velia.

La struttura è databile dopo l’incendio del 64 d.C. e prima della damnatio memoriae di Nerone cominciata con i Flavi.

Questo scavo, iniziato lo scorso giugno, era finalizzato al consolidamento dell’angolo che si affaccia sulla valle del Colosseo ed è stato condotto con fondi ordinari della Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Roma. Considerata l’eccezionalità del ritrovamento, Roberto Cecchi, commissario delegato per la realizzazione degli interventi urgenti nelle aree archeologiche di Roma e Ostia Antica, ha stanziato nuovi fondi per continuare lo scavo e rimettere in luce l’intera architettura in modo da poter verificare l’ipotesi che si tratti della coenatio rotunda, e consentendo allo stesso tempo di alleggerire la spinta della terra nell’angolo della terrazza della Vigna Barberini.

Foto: L’angolo del Palatino.

Foto: Le cavità semisferiche.

Foto: Lo scavo.

Foto: 2 dei 7 archi attualmente visibili.

Foto: Finestra appartenente alla struttura circolare.

Foto: Scavo profondo ca. 10 metri.

Foto: Pilone di 4 m di diametro.

Informazioni:

Soprintendenza speciale per i beni archeologici di Roma
tel. +39 06 42 02 92 06
press.electamusei@mondadori.it

...

Foto: El Palatino.

'Nero's dining room found'

Room rotated on wooden platform to follow movement of Earth

(ANSA) - Rome, September 29 - A 'rotating room' built by Roman Emperor Nero to please his dinner guests has been unearthed, Italian archaeologists say. Excavations in the Domus Aurea ('Golden House') on the Palatine Hill have revealed remains of a room experts think is the one described by the ancient historian Suetonius in his Lives of the Caesars.

The room contained a wooden platform, Suetonius said, which rotated day and night to follow the movement of the Earth.

It was one of the many attractions of the pleasure dome of the ill-famed emperor who reigned from 54 to 68 AD.

''This discovery has no equal among ancient Roman architectural finds'', said the superintendent of work on the Palatine, Maria Antonietta Tomei.

Tomei is overseeing a project to shore up the hill that houses the villas of ancient Rome's great.

Architect Antonella Tomasello is leading the efforts while archaeologists like Francoise Villedieu, leader of the team that made Tuesday's discovery, have taken the opportunity to make fresh digs.

Rome's commissioner for urgent archeological work, Roberto Cecchi, on Tuesday earmarked new funds to verify the ''hypothesis'' that the dig has indeed found Nero's fabled dining room. Recent work has shown that the Domus Aurea is even bigger than previously thought and takes up a huge chunk of the Palatine as well as spilling over onto the Oppian Hill across from the Colosseum.

The only part of the immense structure that has been opened up is a series of underground halls on the Oppian.

But they have been opened and closed several times over the last few decades as restorers and structural engineers struggle to keep the mighty complex from collapsing.

DOMUS CLOSED FOR TWO YEARS.

In June the Domus was again closed, this time for two years, for work to make it completely safe.

In 2005 the palace was shut after masonry fell from flaking walls and a high level of dangerous seepage was detected.
Officials said some 2,600 square metres of the site would be opened after the two-year scheme, leaving several areas still needing attention.

The top of the Domus Oppian Hill is covered with parks, trees and roads whose weight and polluting effect are a constant threat.

Meanwhile, archaeological experts are still trying to unearth more of the massive baths that Emperor Trajan (reigned 98-117 AD) built over the Domus.

The golden palace first re-opened in June 1999 after 21 years in which it was Rome's best-kept secret - open only to art officials and special guests.

Some five billion lire (2.5 million euros) were spent in refurbishing the visitable rooms filled with surprisingly fresh and lively frescoes of weird animals like winged lions, griffins and tritons which led to the original coinage of the word 'grotesque', from the Italian word for cave (grotto).

FLAVIANS BURIED IT.

After Nero's suicide in 68 AD the Flavian emperors who succeeded him proceeded to bury all trace of the man who already in life was a byword for dissolution, cruelty and excess.

The Flavian amphitheater, better known as the Colosseum, was built on the site of Nero's palace-side lake, while Trajan built his baths on top of the main part of the sprawling pleasure dome.

Ironically, the Colosseum is so-called because of the massive statue of Nero that his successors dragged beside their own monument - after changing the head, according to some ancient accounts.

Another irony is that, by burying the palace, they actually preserved it so that the finest wall-paintings outside Pompeii, with almost equally vivid colours, can be admired today.

Other interesting touches are the chalk and tallow marks left by Renaissance masters like Raphael who were let down through a hole in the roof to admire its splendours.

Architecturally, the piece de resistance is the eight-sided Sala Ottagonale where Nero is supposed to have entertained his guests with his singing and lyre-playing, all on a rotating floor.

At suitable moments in the fun, the sybaritic emperor is also reported by Suetonius to have given the signal for marble panels to slide back, showering guests with petals and perfume.

When it was completed, a 50-hectare complex spanning the Palatine, Celian and Oppian hills, Nero was reputed to have remarked that finally he was beginning to be ''housed like a human being''.

Visitas: 2196

Comentario por jorge hugo bertran vall el septiembre 30, 2009 a las 2:18pm
magnifico el trabajo fotografico ,felicitaciones.////
jorge hugo bertran vall(bertranvall)
Comentario por marlon arbeláez valencia el septiembre 30, 2009 a las 7:07pm
aun quedan muchos secreto de la antigua roma por descubrir
Comentario por Mariana Yanina Aveiro Bustamante el octubre 4, 2009 a las 5:12pm
Este descubrimiento arqueologico fuese lo que fuese, es muy importante para seguir investigando sobre la arquitectura romana.
Comentario por JOSE ANTONIO MOLINA SANCHEZ el octubre 14, 2009 a las 9:33am
NUNCA EBTENDI PORQUE SE CONSTRUIA ENCIMA DE LAS OTRAS CONSTRUCCIONES ,PERO DE LO QUE ESTOY SEGURO ES DE LO BENEFICIOSO QUE ESTA RESULTANDO A LA HORA DE SACAR TODOS ESTOS VESTIGIOS EN TAN BUEN ESTADO.
FELICIDADES A TODOS POR VUESTRO TRABAJO.

Comentar

¡Necesitas ser un miembro de Arqueologia, Historia Antigua y Medieval - Terrae Antiqvae para añadir comentarios!

Participar en Arqueologia, Historia Antigua y Medieval - Terrae Antiqvae

TRANSLATE BY GOOGLE

Busca en Terrae Antiqvae

Recibe en tu correo los últimos artículos publicados en Terrae Antiqvae -Boletín Gratuito-

Enter your email:

Courtesy of FeedBurner

 

Donaciones

Terrae Antiqvae es una Red Social sin ánimo de lucro. Necesitamos tu apoyo para el mantenimiento del sitio. Apadrina esta Comunidad 

¡Gracias por tu ayuda!

Contacto con el editor:

Publicidad by Google

 

Lo más visto

Patrocinador: SMO Sistemas

Nuestro Canal de Vídeos en YouTube. ¡Suscríbete!

Síguenos en Redes Sociales: Facebook y Twitter

¡Gracias por visitarnos! ¡Bienvenid@!

Estadísticas desde 12 de noviembre de 2014.

Derechos de Autor:
Licencia de Creative Commons
Terrae Antiqvae® is licensed under a Creative Commons Reconocimiento-NoComercial-SinObraDerivada 3.0 Unported License.

Información legal: Terrae Antiqvae® es Marca registrada por José Luis Santos Fernández. Marca nº 2.679.154 - Clase 41, Madrid, España. Reservados todos los Derechos. En Internet desde Julio de 2001.

Normas de la Comunidad (Aviso Legal):  Netiqueta - Términos de servicio

© 2024   Creado por José Luis Santos Fernández.   Tecnología de

Emblemas  |  Reportar un problema  |  Términos de servicio

Usamos cookies propias y de terceros que entre otras cosas recogen datos sobre sus hábitos de navegación para mostrarle publicidad personalizada y realizar análisis de uso de nuestro sitio. Si continúa navegando consideramos que acepta su uso. OK Más información | Y más