Una desgracia. Una verdadera mala suerte que se haya derrumbado esta parte de la Domus Aurea. Aunque la visité hace años, tenía la esperanza de que la volvieran a abrir al público y volver a verla. Ahora ya es casi seguro que habrá que esperar ad kalendas graecas.
No es poco terreno el que se ha derrumbado, y, según se informa en Heritage Key, la situación puede empeorar si no se actúa rápido. Por lo visto, el trabajo de restauración realizado hasta el momento en el lugar había costado 2 millones de euros, y se necesitarán ahora otros 10 millones adicionales de euros para preservar el sitio.
En fin, esperemos que se solucione la financiación y restauración de tan significativo espacio histórico-arqueológico.
Qué lástima! Ahora ojalá que no terminen comerciando los pedazos de la Casa Dorada, aunque, pensándolo bien, no sería tan mala idea para recaudar fondos.
Comentarios críticos en La Repubblica. Como tantas veces ocurre con el patrimonio y otras cosas, hubo quien avisó con tiempo del peligro, y el derrumbe pudo ser evitado; se menciona el descuido que afecta a otros monumentos de Roma:
Repubblica — 02 aprile 2010 pagina 36 sezione: COMMENTI
Caro Augias, la Bbc, che ha quasi snobbato le vicende elettorali italiane, ha invece dedicato ampio spazio al crollo della Domus Aurea. Questo inestimabile patrimonio storico è stato esaltato in tutta la sua bellezza; seguiva una domanda implicita: come è stato possibile? Non sono un esperto ma scommetto che altri paesi farebbero carte false per avere un decimo della nostra ricchezza artistica. Marco Lombardi lombardimarco77@libero.it
Caro Augias, che pensa di ciò che sta capitando al patrimonio archeologico? Non mi riferisco solo al crollo della galleria nella Domus Aurea per altro evitabile, ma a tutte le antichità classiche di Roma. L' anfiteatro Flavio, i Fori, le mura Aureliane, gli acquedotti... E il Palatino? Il cryptoportico Neroniano versa in condizioni indecenti. E la casa di Augusto? E quella di Livia? Alessandro Cerioli Bellagio (CO) silla81@hotmail.it
Il problema segnalatoè da un lato politico perché riguarda le iniziative, ma aggiungerei la premura e potrei dire l' ansia, che il ministro e il suo staff vorranno dedicare al patrimonio del Paese tra una riunione di partito e l' altra. Uguale rimprovero, tanto per pareggiare il messaggio, meritò il ministro Fabio Mussi quand' era alla Pubblica istruzione. Poi c' è l' aspetto tecnico e qui aiuta a capire la situazione una lettera del prof Salvatore Settis, archeologo e rettore della Normale di Pisa. Settis ricorda che alcuni anni fa il prof Giorgio Macchi, insigne strutturista, aveva previsto, in un documento presentato al Ministero, il crollo delle volte traianee, perché caricare tonnellate di terra sui resti della Domus, quando continua l' infiltrazione di acque resta la soluzione peggiore. L' illusione di poter impermeabilizzare sotto metri di terra non può migliorarea lungo lo stato delle volte. Invece, pare che l' impresa abbia cominciato a scavare il giardino proprio a questo fine. Se poi si riverserà sulle volte un sovraccarico di terreno che, con i resti traianei, raggiungerà 7,3 tonnellate al metro quadrato, il risultato sarà un disastro epocale. Settis conclude così: «Macchi aveva invece suggerito, in modo (a mio avviso) molto appropriato, di togliere totalmente il giardino sovrastante e realizzare un accesso dall' alto, mostrando anche quanto trovato del secondo livello in scavi che poi vennero risepolti». Non ho commenti da fare salvo quello di segnalare la competenza del prof Settis a fronte di tante vacue pretese di 'valorizzazione commerciale' del nostro patrimonio.
Nelson D. Gómez Russo
Esperamos que una obra como ésta que es patrimonio de la cultura universal y la historia sea lo más pronto posible restaurada.
31 Mar 2010
Guillermo Caso de los Cobos

FotoUna desgracia. Una verdadera mala suerte que se haya derrumbado esta parte de la Domus Aurea. Aunque la visité hace años, tenía la esperanza de que la volvieran a abrir al público y volver a verla. Ahora ya es casi seguro que habrá que esperar ad kalendas graecas.

FotoNo es poco terreno el que se ha derrumbado, y, según se informa en Heritage Key, la situación puede empeorar si no se actúa rápido. Por lo visto, el trabajo de restauración realizado hasta el momento en el lugar había costado 2 millones de euros, y se necesitarán ahora otros 10 millones adicionales de euros para preservar el sitio.
En fin, esperemos que se solucione la financiación y restauración de tan significativo espacio histórico-arqueológico.
31 Mar 2010
Melvin L. Minaya
2 Abr 2010
Alicia M. Canto
DOMUS AUREA, UN CROLLO ANNUNCIATO
Repubblica — 02 aprile 2010 pagina 36 sezione: COMMENTI
Caro Augias, la Bbc, che ha quasi snobbato le vicende elettorali italiane, ha invece dedicato ampio spazio al crollo della Domus Aurea. Questo inestimabile patrimonio storico è stato esaltato in tutta la sua bellezza; seguiva una domanda implicita: come è stato possibile? Non sono un esperto ma scommetto che altri paesi farebbero carte false per avere un decimo della nostra ricchezza artistica. Marco Lombardi lombardimarco77@libero.it
Caro Augias, che pensa di ciò che sta capitando al patrimonio archeologico? Non mi riferisco solo al crollo della galleria nella Domus Aurea per altro evitabile, ma a tutte le antichità classiche di Roma. L' anfiteatro Flavio, i Fori, le mura Aureliane, gli acquedotti... E il Palatino? Il cryptoportico Neroniano versa in condizioni indecenti. E la casa di Augusto? E quella di Livia? Alessandro Cerioli Bellagio (CO) silla81@hotmail.it
Il problema segnalatoè da un lato politico perché riguarda le iniziative, ma aggiungerei la premura e potrei dire l' ansia, che il ministro e il suo staff vorranno dedicare al patrimonio del Paese tra una riunione di partito e l' altra. Uguale rimprovero, tanto per pareggiare il messaggio, meritò il ministro Fabio Mussi quand' era alla Pubblica istruzione. Poi c' è l' aspetto tecnico e qui aiuta a capire la situazione una lettera del prof Salvatore Settis, archeologo e rettore della Normale di Pisa. Settis ricorda che alcuni anni fa il prof Giorgio Macchi, insigne strutturista, aveva previsto, in un documento presentato al Ministero, il crollo delle volte traianee, perché caricare tonnellate di terra sui resti della Domus, quando continua l' infiltrazione di acque resta la soluzione peggiore. L' illusione di poter impermeabilizzare sotto metri di terra non può migliorarea lungo lo stato delle volte. Invece, pare che l' impresa abbia cominciato a scavare il giardino proprio a questo fine. Se poi si riverserà sulle volte un sovraccarico di terreno che, con i resti traianei, raggiungerà 7,3 tonnellate al metro quadrato, il risultato sarà un disastro epocale. Settis conclude così: «Macchi aveva invece suggerito, in modo (a mio avviso) molto appropriato, di togliere totalmente il giardino sovrastante e realizzare un accesso dall' alto, mostrando anche quanto trovato del secondo livello in scavi che poi vennero risepolti». Non ho commenti da fare salvo quello di segnalare la competenza del prof Settis a fronte di tante vacue pretese di 'valorizzazione commerciale' del nostro patrimonio.
© RIPRODUZIONE RISERVATA - CORRADO AUGIAS c.augias@repubblica.it (via Lourdes Alonso, de Impromano).
18 Abr 2010